giovedì 22 aprile 2010

UN PASSO INDIETRO

Ho un nodo alla gola prima di entrare. Eccola qui..la mia scuola. Spinta dalla nostalgia vado a rivivere quei momenti e quei luoghi.
Ricordo..l'entrata alle 8.20 e i dieci minuti al freddo solo per scambiare due chiacchiere.
Ricordo.... i volti ,segnati dal sonno alcuni e altri preoccupati per l'imminente interrogazione di diritto. Si saliva in classe sempre con molta calma, ovviamente dopo aver salutato la bidella del piano. Ogni scusa era buona per una risata e ogni minuto c'era qualcuno che chiedeva “professorè posso uscire?”.
Il periodo dell'occupazione e delle riunioni d'istituto.
I miei compagni di classe, le gite e i tanti sorrisi.
L'”omino Sogeda” che mi offriva il caffè e il sapore di questo che rimaneva in bocca fino all'uscita.
Ricordo i miei professori, chi con molta ammirazione e chi invece con indifferenza. Alcuni hanno segnato la mia crescita e hanno cercato di smussare il mio carattere, forse troppo complicato.
Ricordo la preparazione al compito in classe dove ci si ingegnava per copiare al meglio.
Ricordo i richiami “Vai dal preside!”, come se dal preside ci si andava per prendere un caffè.
Ricordo ancora l'odore del piccolo foglio giallo dell'entrata in ritardo (9.10), quell'odore di foglio appena stampato, provate a sentirlo?!


Adesso mi sento quasi derubata di quei giorni. Rientro in una classe dopo anni e ascolto l'interrogazione della professoressa, come se il mio sogno di diventarlo si avveri.
E adesso soprattutto mi rendo conto che una volta usciti da quel posto..iniziano i guai. Si diventa grandi ragazzi!

2 commenti:

sintia ha detto...

bellissimo fraà!!! ho sempre pensato che la scuola mi sarebbe mancata....fin dal primo ingresso alla "mia" ragioneria....e infatti non mi sbagliavo, quanto mi mancano tutte queste belle senzazioni che tu hai descritto divinamente!!!!!^_^ un bacione :-))

Giulia ha detto...

Stupendo!! Complimenti Francè!!

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